DOMENICA
Concerto per Silenzio e Corde Percosse
Domenica 17 Dicembre 2017 ore 17.30
Concerto per Silenzio e Corde Percosse
Stefano Guarnieri
Ingresso 6 euro riservato ai soci ARCI
tessera Arci valida dal 01/10/2023 al 30/09/2024
Stefano Guarnieri - Pianoforte, percussioni, lira, fiati

Che fine hanno fatto i compositori? Dopo la frantumazione del linguaggio dal secondo dopoguerra in poi, sembra che siano andati a poco a poco scomparendo, emergendo ogni tanto qua e là, come sporadiche apparizioni, ma mai più con la forza con cui un tempo si imponeva la figura di un maestro o di un caposcuola. La musica, come tutto il panorama dell’arte, si è sempre più relativizzata, non esiste cioè più un linguaggio condiviso da tutti che sia universalmente riconosciuto, ma ne esistono tanti quanti sono gli autori delle musiche. Ognuno col suo stile, ognuno mostrante "solo" una sua porzione di realtà, perché di più non è più possibile fare. Cos’è musica colta oggi? Cosa significa scrivere musica oggi? C’è altro oltre Piovani e Morricone? Si c’è. Ed è precisamente quello che questa serata vuole mostrare. Esiste ancora oggi la possibilità di esprimere un pensiero critico, autonomo attraverso la musica. La ricerca non ha mai fine, e oggi scopriamo come la musica, e in particolare quella che esce dalla città di Genova, da questo punto di vista sia più prolifica che mai, sfornando autori del calibro di Stefano Guarnieri (classe 1977), compositore, pianista, baritono, maestro di strumento e vocal coach. Artista ecclettico e poliedrico, curioso e sempre aperto alle novità e alla valorizzazione di quest’arte in tutte le sue forme, in particolare quella contemporanea, che per la prima volta nel suo percorso artistico porta sul palco semplicemente se stesso.

Le sue idee, le visioni, ma soprattutto le sue domande, prendono forma in un dialogo con se stesso e col pubblico tra un brano e una riflessione scritti di suo pugno. Sul banco ci sono i temi cari alla contemporaneità, cui si riallaccia eseguendo al pianoforte in primis Sechs Kleine Klavierstücke di Arnold Schönberg ed alcuni pezzi di John Cage. L’atonalità, l’aleatorietà, il problema della forma, il tempo e la sua percezione, la musica minimale... Impressioni che si fanno sentire nei passaggi delle sue composizioni dai titoli evocativi: Piccole illusioni armoniche (da “Strutture Americane I”), Poetica di un ingranaggio, Studio sui riverberi e i ricordi, Appunti di Viaggio (Nagasaki – Fukuoka – Tioman) ecc. Una serata dove è possibile sentire davvero “il polso” della musica contemporanea, insomma una serata da non perdere... per non perdere la bussola!  

Programma (durata 1 ora e 20’ ca.):

  • Arnold Schönberg: Sechs Kleine Klavierstücke
  • John Cage: A room In a Landscape
  • Stefano Guarnieri:
    Piccole illusioni armoniche (da “Strutture Americane I”);
    Over the Glass da (“Strutture Americane II”)
    Kvin
    Ambientreich
    Poetica di un ingranaggio
    Studio sui riverberi e i ricordi I
    Studio sui riverberi e i ricordi II
    Studio sui riverberi e i ricordi III
    Studio sui riverberi e i ricordi IV
    Studio sui riverberi e i ricordi V
    Studio sui riverberi e i ricordi VI
    Sonata per Quiedora
    Ossessione e nevischio da una finestra norvegese
    Pianure
    Appunti di Viaggio (Nagasaki – Fukuoka – Tioman)
    X (da “Due ballate da Giovanni Verga”)
    Certi argomenti (da “Due ballate da Giovanni Verga”)

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Scripta Manent. La musica nella sua accezione “scritta”. La musica come linguaggio esprimente la cultura di un popolo passa anche attraverso la “messa su carta” e si stratifica col tempo in una vera e propria letteratura, con un suo alfabeto, le sue scuole e i suoi maestri.

In Occidente, questo modo di fare musica prende il nome musica “colta” o di “musica classica” e ha una tradizione lunghissima. Ma non vi lasciate ingannare dai nomi altisonanti, in realtà questi nomi servono solamente per distinguerla da quella improvvisata. E non significa necessariamente di difficile ascolto! Al contrario, questa è una musica che parla a tutti, basta saper ascoltare.

Qualche volta però è difficile ascoltarla dal vivo, dunque anche la facilità di fruizione viene meno, vuoi per i costi proibitivi, vuoi per il contesto in cui viene eseguita. Ma perché non si può ascoltare musica scritta, con la stessa facilità con cui si assiste ad una jam session jazz? Perché non esiste un palco dove artisti emergenti, in ensemble o da soli, possano provare il proprio repertorio davanti ad un pubblico, prima di portarlo in tournée? Perché non può esistere uno spazio dove nuovi talenti possano far ascoltare le loro ultime composizioni? Uno spazio dove si avvicendino artisti in erba e professionisti, un luogo di incontro per musicisti, appassionati o semplici curiosi? Uno spazio dove far conoscere ai più piccoli questo approccio?

Il Count Basie Jazz Club, che da sempre rende omaggio a quest’arte in tutte le sue forme, ha raccolto la sfida. Qui, dove l’improvvisazione è di casa, troverà spazio, a partire da Novembre, una domenica al mese dalle 17:30 alle 19:30 una musica “cartacea” attentamente studiata, meditata, sofferta, ma non meno spontanea di quella di tutte le altre sere. Non Solo Classica è il titolo di questa rassegna di pomeriggi musicali che vedrà avvicendarsi sul palco piccole ensembles, o singoli artisti, per dare corpo ancora una volta, a tutto ciò che musici, compositori, visionari, hanno voluto e vogliono lasciare di scritto ai posteri.

MUSICA, QUATTRO CHIACCHIERE E UN BICCHIERE DI VINO CON GLI ARTISTI

Per ulteriori info inviare una mail a info@countbasie.it