Marcello Milanese da più di 20 anni vive tutti i colori del Blues, supportato da una inconfondibile voce e da un talento chitarristico potente e personale.
Marcello Milanese (one man band) con Dobro, chitarra acustica, Gretsch e stompbox, passa dalle ballad, al rock\'n\'roll della Sun Records al Blues della Chess di Chicago fino allo slide del Delta, citando da Tom Waits a Ray Charles, da Kelly Joe Phelps a Johnny Cash.
Il suo primo lavoro discografico risale al 1999 suonando incessantemente fino al 2004 quando la sua
band viene scelta per apparire nel film “Texas” firmando le canzoni della colonna sonora: questo lo
porterà ad esibirsi in acustico al Festival del Cinema di Venezia.
Nel 2006 esce Marcello’s Blues Maphia “Si Vis Rock’n’roll Parabellum” ospite d’onore dell’album è
Jimbo Mathus, il famoso chitarrista e produttore di Clarksdale, Mississippi.
Nel 2007 con il batterista Ivano Zanotti cominciano i tour americani per presentare il disco “Used” per la
Pravda Records di Chicago: da New York fino a Nashville passando per due volte all’House Of Blues di
Chicago, Minneapolis (Deep Blues Festival) e l’Hard Rock Café di Memphis.
Unendo un’incessante attività live a quella di produttore artistico e di disegnatore e incisore, in questi anni Marcello ha aperto concerti di star internazionali (es. Blues Brothers band), jammato con vere leggende come Dr Herman Green (fondatore della BB King orchestra) ed è apprezzato e ha suonato con tutti i più grandi bluesman italiani, collaborando attivamente, tra gli altri, con Jimmy Ragazzon dei Mandolin Brothers.
Nel 2014 esce il nuovo disco solista “Leaves the time that finds” (Ultrasound records).
Un mix di Blues, roots music, delta e contry, il tutto riletto dalla mano personale di Milanese, giunto alla sua ottava esperienza discografica.
Dobro, chitarra acustica, elettrica, cigar box e stomp in uno show one-man-band senza ausili elettronici moderni ma solo le canzoni come riferimento di viaggio.
“Ci vuole coraggio, tanto coraggio e passione di questi tempi, per fare un album di blues & ballate da solo, praticamente autoprodotto, senza il minimo inutile fronzolo o qualche trovata furbesca, che strizzi l’occhio alla commercialità.”
(Jimmy Ragazzon)
“ Leaves the time that finds è un disco intenso, a tratti malinconico, a tratti arrabbiato, a tratti rassegnato, che rappresenta un grande momento evolutivo per Marcello sia come autore che come interprete.
I testi sono maturi, l\'esecuzione chitarristica ricercata e raffinata pur mantenendo la genuinità tipica di questo artista, ma quello che colpisce maggiormente è la forza d\'impatto che Marcello riesce ad ottenere con la propria straordinaria voce anche nei brani più sussurrati e introspettivi. In alcuni brani i riff ostinati e frenetici di chitarra ed il tono rassegnato e dimesso della voce creano poi un contrasto che amplifica ancor di più il coinvolgimento emotivo dell\'ascoltatore.”