Il sound del trio è la risultante di un complesso e totale rispetto della tradizione e contemporaneità del Jazz, con un fondo di ironia e libera inventiva priva di ogni gerarchia storico-strumentale.
Prima parte del concerto:
Un viaggio sulla molteplicità interpretativa che emerge dallo studio ed analisi della musica di Monk ed Ellington. Essenziale ricerca trasversale di tutti gli stilemi jazzistici e storici dei due "grandi" nella versione strumentale e minimalista del trio tradizionale.
Seconda parte del concerto:
Musiche originali ispirate ad alcuni compositori classici (Schumann, Handel, Ives...) in una reinterpretazione personale, grazie anche alla collaborazione di Gabriele Evangelista (contrabbassista di molteplici capacità strumentali classiche e jazzistiche) e la sensibilità timbrica e ritmica del batterista Francesco Sotgiu.