Festival Day a Genova
NOI NON CI SAREMO come diceva il titolo di una celebre canzone di Guccini.
Non ci saranno i club, le associazioni, e tutta la rete di operatori che ruotano attorno al mondo del jazz a Genova.
Non perché il jazz cittadino non abbia a cuore la giornata ( ricordiamo che le associazioni hanno sempre presentato un programma congiunto di qualità ) ma a causa del covid19 e le situazioni difficoltose che sono emerse nel mondo della cultura.
Questa scelta non vuole essere l'ormai depotenziato "grido d'allarme" per salvare gli artisti che conoscono benissimo il loro stato di precarietà ma vuole farsi
portavoce di un malumore generale da parte dei lavoratori dello spettacolo.
La scelta del silenzio nella giornata del Jazz Day deve essere uno stimolo per far riflettere ora su tutto il mondo che ruota attorno agli artisti.
Chiediamo quindi delle leggi chiare che siano la cornice dove poter operare, un modo per il loro lavoro perché sono in molti quelli che stanno rischiando di non ripartire.
E’ necessario un cambiamento che possa dare ossigeno alle realtà che si occupano di cultura affinché possano
continuare ad ospitare arte e aiutare gli artisti ad esporre le loro idee indispensabili per un futuro migliore.
La cultura allontana le persone dalla violenza.