DOMENICA
Altri Suoni<br>I tasti neri sono ombre rovesciate
Domenica 22 Gennaio 2023 ore 17.00
Altri Suoni
I tasti neri sono ombre rovesciate
Guarnieri Guerra Duo
riservato ai soci ARCI
tessera Arci valida dal 01/10/2023 al 30/09/2024
Stefano Guarnieri - Pianoforte, percussioni, lira, fiati
Maria Francesca Guerra - Danzatrice, Performer, Autrice

INGRESSO: 15 EURO comprensivo di tessera Arci (durata tessera: dal 1/10/2022 al 30/09/2023), se non ce l'hai.

La prenotazione è obbligatoria e va fatta compilando il form qui sotto.
ATTENZIONE: Se, dopo aver prenotato, vi trovaste nell'impossibilità di venire, Vi preghiamo di avvisarci inviando una mail o telefonandoci al cell. +39 345 2650347.

APERTURA DEL CLUB AL PUBBLICO: ore 16.30.
INIZIO CONCERTO: ore 17.00
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Il concerto prende spunto dalle note Variazioni Goldberg composte da J. S. Bach, e sulla storia* (vera o romanzata?) che accompagna da sempre il motivo di tale composizione. Immaginate una notte in cui l'insonne Conte Hermann Carl von Keyserlings, dopo l'aria iniziale, allontana la mente dalle variazioni, in una dimensione non chiara: si addormenta inaspettatamente e sogna? Inizia a vagare col pensiero tanto da allontanarsi da ciò che ascolta, immergendosi in altri luoghi? E al ripresentarsi dell'aria iniziale, che è anche la conclusiene delle Variazioni Goldberg, torna coerente con ciò che lo circonda, sentendosi ricco di sensazioni e svuotato dal peso delle emozioni.

Il compositore e pianista Stefano Guarnieri, fra le parentesi dell'aria di Bach inserisce alcune sue composizioni appositamente selezionate, che hanno in comune una ricerca strutturale e formale molto forte e per certi aspetti affine alle architetture barocche, e anche un'estetica molto personale e una poetica forte e sempre presente (dagli "Studi per riverberi e ricordi" alla "Sonata per Quiedora", per citare alcuni titoli) invitando così l'ascoltatore a provare un viaggio intimo e suggestivo in mondi sospesi, dove poter afferrare il tempo e usarlo per se stesso, lasciandosi accompagnare nel luogo del pensiero. La musica è accompagnata dalla presenza della danzatrice Maria Francesca Guerra che materializza uno dei tanti possibili luoghi immaginari che le vibrazioni e le interessanti e inaspettate armonie del concerto costruiscono attorno agli ascoltatori.

*Il primo biografo di Bach, Johann Nikolaus Forkel, narra che: «In cattiva salute, il Conte Hermann Carl von Keyserlings  soffriva sovente d'insonnia, e Goldberg che viveva in casa sua, doveva distrarlo, in simili occasioni, durante le ore notturne, suonando per lui in una stanza attigua alla sua. Una volta il Conte disse a Bach che gli sarebbe molto piaciuto avere da lui alcuni pezzi da far suonare al suo Goldberg, che fossero insieme delicati e spiritosi, così da poter distrarre le sue notti insonni. Bach concluse che il miglior modo per accontentare questo desiderio fosse scrivere delle Variazioni, un genere che fino allora non aveva considerato con molto favore per via dell'armonia di base, sempre uguale. Sotto le sue mani, anche queste Variazioni divennero modelli assoluti dell'arte, come tutte le sue opere di quest'epoca. Il Conte prese a chiamarle, da allora, le "sue" Variazioni. Non si stancò mai di ascoltarle e, per lungo tempo, quando gli capitava una notte insonne, chiamava: "Caro Goldberg, suonami un po' le mie Variazioni". Mai Bach fu ricompensato tanto per un'opera come in questo caso: il Conte gli diede in dono un calice pieno di 100 Luigi d'oro. Ma tale opera d'arte non sarebbe stata pagata adeguatamente nemmeno se il premio fosse stato mille volte più grande»

MUSICA, QUATTRO CHIACCHIERE E UN BICCHIERE DI VINO CON GLI ARTISTI

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