DOMENICA
Viaggio nella storia di tre dischi jazz, raccontati e suonati: Il John Coltrane che non ci saremmo aspettati di ascoltare
Domenica 15 Dicembre 2024 ore 17.00
Viaggio nella storia di tre dischi jazz, raccontati e suonati: Il John Coltrane che non ci saremmo aspettati di ascoltare
Gianluca Tagliazucchi e Mila Ogliastro
riservato ai soci ARCI
tessera Arci valida dal 01/10/2024 al 30/09/2025

INGRESSO:
15 EURO SE SEI SOCIO ARCI (hai già la tessera Arci di quest'anno)
Anche per i non tesserati, 15 EURO comprensivo di tessera Arci (durata tessera: dal 1/10/2024 al 30/09/2025)

Per i posti a sedere, la prenotazione è obbligatoria e va fatta compilando il form qui sotto - le prenotazioni, per questioni organizzative chiudono alle ore 15.00 del giorno del concerto.

ATTENZIONE: Se, dopo aver prenotato, vi trovaste nell'impossibilità di venire, Vi preghiamo di avvisarci inviando una mail.
Vi preghiamo inoltre di arrivare puntuali.

APERTURA DEL CLUB AL PUBBLICO: ore 16.30
INIZIO CONCERTO: ore 17.00
_________________________________________________

Questa volta vi proponiamo un'esplorazione di tre iconici dischi di John Coltrane, arricchita da storie affascinanti, aneddoti curiosi, e naturalmente tanta musica dal vivo. Vi guideremo in un viaggio immersivo nel cuore del jazz, svelando il fascino e l'ispirazione che si celano dietro ogni nota.
Ascolteremo brani selezionati direttamente dai dischi originali, alternandoli con interpretazioni dal vivo di alcuni pezzi, eseguiti da Mila Ogliastro alla voce e Gianluca Tagliazucchi al piano. Un'occasione unica per riscoprire il genio di Coltrane e lasciarsi trasportare dalla magia della sua musica.

"Duke Ellington & John Coltrane" (1963)
"John Coltrane and Johnny Hartman" (1963).
"Ballads -  John Coltrane Quartet", (1962)

Prima della pubblicazione di questi 3 album gli ammiratori di John Coltrane lo classificavano un esponente dell’avanguardia, un modernista, il jazzista del futuro, mentre i detrattori (tra cui molta critica) un giovane selvaggio ed arrabbiato che faceva solo urlare al suo sax tenore note senza senso. In quegli anni aveva pubblicato dischi controversi ed aggressivi che dividevano il pubblico e la critica. Questo trittico di album, registrati di seguito uno dopo l’altro, fu la sua inaspettata e bellissima risposta a quelle critiche che lo consideravano incapace di suonare nel solco della tradizione.
Malelingue sostenevano che il “free jazz” poteva essere fatto da chiunque avesse uno strumento appeso al collo. Ma questi album fecero sì che il pubblico cambiasse idea e finalmente ascoltasse con piacere il suo messaggio. “L’avete sentito? Sa eseguire le note in maniera corretta, il pianista può seguire le sue armonie, ed il batterista può far più che battere semplicemente sui tamburi.”

MUSICA, QUATTRO CHIACCHIERE E UN BICCHIERE DI VINO CON GLI ARTISTI

Per ulteriori info inviare una mail a info@countbasie.it